Regia di Victor Salva vedi scheda film
Forse, tutto sommato, Jeepers Creepers 2 merita un pollice medio. Perché è troppo lungo, e dopo un’ora e un quarto si sfilaccia, quasi non sapesse come continuare, e si dilunga in una fuga noiosa e ripetitiva, col mostro che svolazza e le vittime che scappano per i campi. Però gli diamo volentieri un pollice su. Perché quella prima ora e un quarto è cinema horror doc, strepitoso assedio con una minaccia esterna e bollori mal sopiti all’interno. Sportivi liceali tutti d’un pezzo e ragazze (pon pon) restano intrappolati dentro il bus della scuola perché c’è un mostro che li vuole far fuori. Sono su una strada in aperta campagna, e nessuno li può sentire urlare. Salva, dopo il notevolissimo primo capitolo, aumenta ardori omoerotici e spinge sul pedale delle tensioni relazionali. Ne esce un quadro inquieto di una generazione e di un paese, che ancora non sono riusciti ad eliminare scorie razziste e turbamenti gender. Film politico, dunque, oltre che di genere, Jeepers Creepers 2 mette in scena una creatura che fa cruising al di là dei finestrini: ed espone la paura del “fuori norma” che ci riguarda da vicino, nonostante demagogie varie. Il “mostro” è fascinoso e allettante. Ed è secolare. A parte questo, la strumentazione prettamente horror è di primo piano. Averne.
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