Regia di Victor Salva vedi scheda film
Il bus di una squadra di basket “collegiale” è di ritorno da una vittoriosa partita quando, tra le deserte lande del sud della Pennsylvania, attira l’attenzione del crudele mostro alato, ansioso di procacciarsi cibo fresco prima di tornare al suo lungo letargo.
Secondo capitolo delle sanguinarie avventure del Creepers, ne conferma in parte la godibilità strutturale e del “personaggio”, misto tra un Freddy Kruger e una delle creature di Cabal, solo più vorace. Un mostro terra – terra (o aria – aria, per restare in tema) che non mira a distruggere il mondo o dominarlo ma solamente a fare, più prosaicamente, incetta di cibo per i suoi passaggi terreni. Questa seconda venuta cinematografica sfuma leggermente le istanze horror classiche con una inusuale “visibilità” palese della minaccia alata, non lasciata costantemente al di fuori del campo visivo ma mostrataci abbondantemente anche nei suoi momenti “intimi” di ricomposizione. Le trovate divertenti e granguignolesche non mancano, probabilmente tese a stemperare la tensione e ad “umanizzare“ il personaggio. Non manca neanche una sufficientemente convincente “analisi comportamentale di gruppo in situazione di stress”, con giovinastri il cui unico problema, fino a qualche minuto prima, era rappresentato da un passaggio sbagliato o da una sostituzione indesiderata che si ritrovano catapultati in un incubo; dal quale vengono fuori i veri caratteri e i reali pensieri di ognuno, sia meschini che eroici. Il susseguente gioco al massacro ha momenti alti e bassi, comunque mai al di sotto di una discreta messa in scena. Da ricordare la sequenza introduttiva nel campo di grano (esaltata dalla buona fotografia) e il piacere nel rivedere la faccia da B-movie del “diabolico” Ray Wise (Twin Peaks, Reaper) perfettamente a suo agio in pellicole del genere.
Chiusa.
Discreta.
Taciturno.
Sgangherato.
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