Regia di Lee Myung-se vedi scheda film
devo dire che questo devo dire che questo
"Nowhere to Hide" di Lee Myung-se è un piccolo gioiellino.
Appena comincia il film ti sembra di assistere di un prodotto di un certo spessore.
Con un inizio che parte in quarta con un bianco e nero che ti colpisce subito
e ti fa pensare quello che sarà.
La storia racconta di questo Ispettore che per i suoi modi spicci e violenti
con dei suoi scagnozzi fanno un baffo a Callaghan e Merli,e alla
ricerca di un criminale che gli sfugge ogni volta.
Anche se a tratti ricorda il nostro Cinema "poliziottesco"
soprattutto quello di Lenzi.
Ma oltre questo,i riferimenti sono molteplici,
John Woo,Tsui Hark,Western,Ond the road ma Lee Myung-se
lo realizza con uno stile narrativo molto personalizzato e ben delineato
con delle trovate geniali (tipo il gioco delle ombre)e tutto
impostato al di sopra delle righe e sull'eccessivo.
Dico questa cosa perché è veramente molto d'impatto il montaggio con un uso molto forte del rallenty e diviso in giorni come un Film Western,tipo un
"Wanted"(molto "spaghetti").
Il personaggio oltre ad essere violento è anche "un negoziatore" che riesce
a far cantare "le prede" ed è un Ispettore chiamato Woo (!) che è buffo e somiglia vagamente a Beluschi.
In conclusione un buon prodotto che riesce a focalizzare
che la lezione di John Woo e Tsui Hark è servita per i cineasti Coreani che se
producono gioiellini così,fa solo bene a tutto il Cinema.
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