Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Secondo lavoro di Chabrol,che prosegue il gia' positivo esordio,con gli stessi attori.Orso D'Oro a Berlino.
Trasferitosi a Parigi dal cugino Paul (Brialy) ,persona gaudente e fannullona,il timido Charles ( Blain) si innamora di Florence ( Mayniel) che pero' finisce nelle braccia di Paul.Un melodramma gaio dove la tecnica e lo stile di Chabrol proseguono sulle orme del suo primo lavoro ,con gli stessi attori, perfettamente aderenti all'atmosfera del film e con una buona continuita' di ritmo, uniti a un buon uso della macchina da presa.Ne esce comunque un'opera crudele, tagliente e proietta il regista come punto di riferimento nella Nouvelle Vague.Stupisce l'ostinazione e la cattiveria nel mostrare il lato peggiore nei rapporti interpersonali della provincia transalpina.Formalmente sperimentale,non risente dell'usura del tempo,anche se all'origine fu tagliato nella produzione italiana.Vinse l'Orso D'Oro al Festiva di Berlino e come tanti "gioielli" del regista,mi sento di consigliarlo vivamente.
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Ciao Ezio vedo che ti sei dato al cinema di Chabrol recentemente... un regista che merita una seria riconsiderazione... io ne ho visto qualche film come Il tagliagole che vorrei recensire quanto prima. Ciao
Spero che le recensisci,li leggero' tutti con passione ( IL TAGLIAGOLE,bellissimo....).Sto' mettendo Chabrol perché ultimamente ho recuperato pellicole poco viste e poco distribuite in home video (ne ho ancora qualcuna).....ti aspetto,grazie Stefano....
"Melodramma gaio" è la definizione che lo stesso regista ha dato del film., Forse in riferimento al progetto di Charles di uccidere Paul per vendetta e che subisce un destino beffardo? Non intendo farti fare spoiler però la cosa mi incuriosisce...
....devo dirti che il finale mi ha davvero scioccato....mi ha lasciato a bocca aperta....grazie
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