Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Secondo lavoro di Chabrol,che prosegue il gia' positivo esordio,con gli stessi attori.Orso D'Oro a Berlino.
Trasferitosi a Parigi dal cugino Paul (Brialy) ,persona gaudente e fannullona,il timido Charles ( Blain) si innamora di Florence ( Mayniel) che pero' finisce nelle braccia di Paul.Un melodramma gaio dove la tecnica e lo stile di Chabrol proseguono sulle orme del suo primo lavoro ,con gli stessi attori, perfettamente aderenti all'atmosfera del film e con una buona continuita' di ritmo, uniti a un buon uso della macchina da presa.Ne esce comunque un'opera crudele, tagliente e proietta il regista come punto di riferimento nella Nouvelle Vague.Stupisce l'ostinazione e la cattiveria nel mostrare il lato peggiore nei rapporti interpersonali della provincia transalpina.Formalmente sperimentale,non risente dell'usura del tempo,anche se all'origine fu tagliato nella produzione italiana.Vinse l'Orso D'Oro al Festiva di Berlino e come tanti "gioielli" del regista,mi sento di consigliarlo vivamente.
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