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Improvvisamente, un uomo nella notte

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Improvvisamente, un uomo nella notte

di zombi
5 stelle

film piuttosto lento e noiosetto; più annoiatamente pruriginoso che inquietante, con un marlon brando in pausa caffè nel cambridgeshire in attesa di dedicarsi al tango di bertolucci.

il film di michael winner può essere guardato solo in quanto prequel del capolavoro gotico di jack clayton con deborah kerr.

il tuttofare peter intrattiene un relazione sadomasochistica con l'istitutrice miss jessel(beacham). l'ipocrita educatrice prima si finge vittima del grezzo uomo per poi dimostrargli invece tutto il suo disprezzo di superiorità sociale.

i due bambini flora e miles abbandonati nella grande casa dall'unico parente che però non ha intenzione di occuparsene, pagando i conti dalla città, si affezionano all'unica persona nella casa che dimostri loro un minimo di attenzione, insegnando loro di tutto. 

peccato che i bambini.... (verna harvey che interpreta flora all'epoca del film aveva 20 ANNI E CASPITA SI VEDE!!!!!!!!), nell'indefferenza della governante impegnata solamente a tenere a bada l'uomo, si trasformino lentamente in creature della notte che ripropongono esattamente ciò che vedono fare all'istitutrice da peter nella camera da letto di quest'ultima.

nel film di winner mi sono piaciute particolarmente le riprese serali e notturne della casa, come a rammentare allo spettatore, che sicuramente avrà letto il racconto di james o avrà visto il film di clayton, ciò che bolle in pentola.

un pentolone ripieno di buoni ingredienti buttati a caso in troppa acqua. 

e quindi nonostante si potesse sfruttare la libertà dei costumi raggiunta, si osa immensamente meno che nel film del 1961.

se anche l'incaprettamento della beacham mi ha fatto scattare un sorrisetto maliziosetto e un "GULP", l'impacciato imbarazzo di uno spaesato brando ha smorzato subito i tizzoni dell'entusiasmo.

l'educazione che i due "fanciulli" ricevono forzatamente anzitempo da due persone che sono costrette a convivere nello stesso luogo e soggiaciono ai loro istinti e desideri(in una scena brando dice alla schifiltosa e insopportabile beacham: "in amore quando vuoi fare una cosa non ti tiri indietro") anche più inconfessabili(comunque per l'epoca, dove il decoro aveva un'importanza basilare e daltronde miss jessel viene introdotta cinematograficamente con una lezione sulle buone maniere)è ovviamente destabilizzante e crea un disequilibrio.

la beata inespressività aliena dei due "fanciulli" che ricreano e ripropongono in modo sempre più sfacciato e plateale le gesta di peter e miss jessel, li porta a mettere in pratica letteralmente ciò che i due adulti confessano dissenatamente loro.

eros e thanatos nelle menti e nella fantasia di due BAM-BI-NI(e non di due ventenni travestiti male da bambini!!!!!) vogliono dire amore e morte, paro-paro.... letteralmente!!!

quando mi stavo per appisolare sul finire di questo luuuuuungometraggio, ecco che diventa un pò più interessante dal punto di vista del ritmo e della tensione(ri?)trovata.

e la nuova governante?... per caso non si chiamerà mica miss giddens vero?....

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