Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
La travagliata storia di questo film è nota: se quasi tre ore possono sembrare tante, si valuti che prima dei tagli imposti a tradimento dalla produzione si arrivava oltre le quattro. Del resto monumentale è anche l'opera originale di Dostoevskij da cui la pellicola è tratta; la trasposizione è piuttosto fedele, pur nell'evidente traslazione ai tempi ed ai luoghi del regista e l'immortale fascino del romanzo rimane saldo e integro. L'idiota è inoltre il film che Kurosawa girò a cavallo fra Rashomon e Vivere: i tre titoli uscirono tutti fra il 1950 ed il 1952, con I sette samurai a seguire nel 1954. Stato di grazia per il regista, ma anche per il suo attore Mifune, l'uno dietro e l'altro davanti alla macchina da presa.
Kameda, soldato giapponese, nella seconda guerra mondiale è stato graziato dagli americani all'ultimo momento prima dell'esecuzione. Lo shock è stato per lui talmente forte che ora è capace solamente di amare incondizionatamente il prossimo. Compresi la ragazza sbagliata ed un amico non troppo affidabile. Finirà in tragedia.
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