Regia di Aldo Fabrizi vedi scheda film
In difficoltà dopo aver perso il lavoro, Beppe Passaguai tenta di superare le ristrettezze economiche che lo affliggono spacciandosi per ricco imprenditore e coinvolgendo in un affare immobiliare il vecchio e facoltoso conoscente Giocondo Diotallevi. Peccato che anche quest'ultimo sia solo un poveraccio che ha avuto la stessa idea di Passaguai. Il canovaccio è abbastanza esile, ma non privo di solidi agganci all'attualità (il boom edilizio dei primi anni 50, l'ascesa dei nuovi ricchi i cui lussi stridono con la disperata povertà delle borgate di periferia): purtroppo la comicità "fisica" e slapstick del precedente e divertentissimo "La Famiglia Passaguai" sia stata sostituita da una prevedibile e fiacchissima pochade degli equivoci che troppo spesso irrita, piuttosto che divertire. Cast praticamente identico al primo episodio con l'aggiunta di Erminio Macario (non troppo convincente) al posto di Peppino De Filippo e spazio drasticamente ridotto per la spassosissima Ave Ninchi. Confermato nel suo ruolo di "tartassato" l'ottimo Luigi Pavese. Voto mediocre.
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