Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Fantozzi ha irreversibilmente mutato la percezione che il pubblico italiano ha di questo film; ed è un peccato, perché non è la mattonata che molti si potrebbero aspettare, né per la lunghezza (nessuna delle varie versioni supera i 90’) né per il contenuto. Anzi, ci si appassiona: qui c’è la nascita di una rivoluzione come spontaneo e inarrestabile movimento di popolo, senza capi né gregari, tutti uguali e solidali tra loro; sembra di vedere sullo schermo i primi capitoli de La fattoria degli animali di Orwell, con la sua forza utopica ancora intatta. Certo, si tratta di un’opera di commissione per celebrare il 20° anniversario della fallita rivolta del 1905, ma quasi non si nota (solo il marinaio Vakulinciuk, quando arringa i compagni, somiglia un po’ a Stalin da giovane): si era in un’epoca in cui veniva ancora incoraggiata una certa libertà espressiva, e Ejzenstejn ne fa il migliore uso possibile. La scena finale, in cui la nave passa indenne tra la flotta zarista issando la bandiera rossa al grido di “fratelli!”, farebbe diventare comunista pure Berlusconi. Con buona pace di Fantozzi, siamo a un livello decisamente superiore rispetto a Giovannona Coscialunga, L’esorciccio e La polizia si incazza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
ne feci oggetto di esperimento tra una piccola combriccola di amici, convinti che fosse un film pesante (e avevo la versione con le didascalie in russo!) - risultato: piacque a tutti, alla fine in quel salotto si respirava un sincero clima di commozione generale, una mia piccola vittoria.
Spero che ad ogni buon conto avessi preparato un tappetino cosparso di ceci, per farci mettere in ginocchio chi non gradiva il film.
A Jonas: ma la corazzata Potemkin è un capolavoro sommo, al livello di Dante o Shakespeare! Che, se non un ignorante patentato potrebbe non gradire!
Io mi ricordo bene di aver visto una versione di 1.25. Quella che ha dato di recente la Rai ne ha solo 56, ed ha una voce narrante che ovviamente nell'originale non c'era. Infatti è la versione che Stalin volle nel 1950. Io aspetto di avere l'occasione di vedere il muto originale, piuttosto che questa rielaborazione discutibile.
Non ricordo quanto era lunga la versione che ho visto, ma di sicuro c'erano le didascalie e non una voce narrante.
Commenta