Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Spettacolare, non ci sono altri termini. I cambi di registro spiazzano lo spettatore, rendendo la visione frizzante e viva. L'inizio sembra far presagire una pellicola introspettiva, malinconica e sofferta ma ben presto gli indizi disseminati dal regista faranno intuire ben altri scenari. La scena di lei seduta in silenzio, in una stanza adornata per lo più da un sacco chiuso ed un telefono, mette i brividi lungo la schiena. Il suo sorriso allo squillare del telefono, è un capolavoro di inquietudine. Non servono mostri, non serve il paranormale, basta solo la giusta inquadratura, il giusto contesto. Bellissima, fredda e terrificante l'esile ma spietata protagonista, un film da vedere e godere con un finale che chiude degnamente un piccolo gioiello di tecnica ed estetica. Voto: 8.
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