Regia di Takashi Miike vedi scheda film
L'atmosfera, in questo film, più che rarefatta, è sospesa nell'incertezza. L'interrogativo in attesa di risposta è se la solitudine conseguente ad una perdita sia davvero una malattia che va curata e, in tal caso, quali siano le soluzioni praticamente applicabili e moralmente giuste. Se il vuoto, nella vita, è un anticipo di morte, è pur vero che la pretesa di colmarlo ad ogni costo può avere risvolti patologici. La mancata accettazione dei limiti che ci sono imposti dal destino può trasformarsi in un'impresa pericolosa, in cui un impulsivo entusiasmo per la novità ci fa dimenticare il rischio dell'ignoto. Il sentimento ci rende spesso inermi di fronte alle insidie dell'apparenza, tanto che finiamo per considerare come magico potere rivelatore dell'istinto quello che, in realtà, è solo il superficiale riverbero di un'illusione. Il fascino del mistero e la sfida dell'amore impossibile sono i volti intriganti e fintamente rassicuranti con cui, talvolta, agli occhi incauti occhi del cuore, si presenta la sconcertante evidenza dell'assurdità. In questa storia l'inganno tentatore, di natura tipicamente diabolica, è affidato ad una creatura dall'aspetto divino e dall'anima infernale, incarnazione di una femminilità offesa e subdolamente vendicatrice. La seduzione si traduce quindi in un dominio sadico e selvaggio sulla mente e sul corpo dell'uomo che ne è vittima. Ad essere colpita dall'aberrante violenza della bella Asami è soprattutto la coscienza del protagonista, che vede riaffiorare e ritorcersi contro di lui l'ombra del male commesso, o anche solo pensato, da lui e dai suoi congeneri. La follia del suo angelo torturatore è l'orrore in cui, nella psiche malata, si materializzano il senso di colpa ed il rancore. Il silenzio della ragione è l'origine di questa dannazione, perché essa fa venir meno l'unica arma in grado di preservarci dalle passioni sbagliate: sbagliate in quanto assolute ed incondizionate nel perseguire il bene o il male. In tale errore incorre chi vorrebbe realizzare, sulla terra, il mondo incantato delle favole. Questo è, infatti, un universo morale basato sugli estremi opposti, in cui le donne sono fate o streghe ed ogni capovolgimento può avvenire da un momento all'altro. "Audition" è il rifiuto della realtà (rispetto all'età che avanza e alla falsità della donna amata) che produce una punizione surreale; è la romantica cecità che si tramuta in orrida allucinazione, demolendo, una volta per tutte, il mito millenario dell'onnipotenza dell'amore umano.
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