Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Dopo la morte della moglie, Shigeharu vive in compagnia del figlio e sente l’esigenza di trovare un’altra compagna. Un suo amico nonché collega, che lavora insieme a lui nell’industria cinematografica, gli propone di indire una audizione fittizia che avrà come scopo principale quello di trovargli una donna. In questo modo, Shigeharu conosce Asami, una ragazza misteriosa di cui si invaghisce. Ma lei non è esattamente quello che sembra. Non sono un fanatico del cinema giapponese, e anche questo film del regista Takashi Miike non mi ha convinto. La storia si basa per su un lunghissimo - e poco interessante - preambolo che pare non finire mai, ed entra nel vivo solo nell’ultima parte, quando Asami mostra la sua vera e sadica natura. Qui la storia recupera un po’ di terreno, mischiando reale e surreale, e con scene piuttosto crude, ma non riesce a compensare tutto il tedio della prima parte. E anche nel finale non mancano delle sequenze che appaiono poco efficaci se non ridicole: ad esempio quando il figlio, al padre col piede tagliato, domanda in tono colloquiale come stai. A mio dire, una pellicola nel complesso poco convincente.
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