Regia di Roberto Andò vedi scheda film
Uno scrittore di successo ha sempre voluto fermamente mantenere l'anonimato, proteggendosi dietro uno pseudonimo. Quando intraprende una relazione clandestina con la fidanzata del figliastro, qualcuno che conosce la sua seconda identità decide di cominciare a ricattarlo, minacciando di rivelarla.
Terza regia in lungometraggio a soggetto per il palermitano Roberto Andò, che conferma anche in questa occasione le sue buone doti formali, una pulizia della messa in scena e un gusto estetico per l'inquadratura certo superiori alla norma per il nostro cinema contemporaneo. La pecca principale di Sotto falso nome però non sta tanto nella forma, quanto nei contenuti: in questa pellicola si rivela appieno la formazione letteraria del regista e sceneggiatore (insieme a Salvatore Marcarelli), il cui mentore fu nientemeno che Sciascia; la scelta di ambientare questo dramma con tinte thriller nel mondo della scrittura e di inserire come protagonista un autore di best sellers ossessionato dalla fama - o meglio: dalla volontà di sfuggirle - non è affatto casuale. E la materia narrativa si fa ben presto verbosa e di conseguenza pesante, con dialoghi troppo lirici per le circostanze, il tutto a discapito della basilare tensione del lavoro. In ogni caso da apprezzare le scelte di casting, che lascia intuire la matrice produttiva internazionale (nello specifico: italo-franco-svizzera) del film: Daniel Auteuil, Anna Mouglalis, Michael Londsdale, Greta Scacchi, Magda Mielcarz. Due anni più tardi Andò tornerà con un nuovo progetto ambizioso, il dramma psicanalitico Viaggio segreto (2006). 4/10.
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