Regia di Roberto Andò vedi scheda film
Come ha fatto Daniel Auteuil,che considero tra i cinque migliori attori dell'attuale firmamento cinematografico, ad incappare in un filmaccio del genere ? Forse leggendo il copione , con una storia che parla di uno scrittore, la vicenda appare interessante , e in effetti potrebbe anche esserlo se non fosse realizzata in maniera assurda : assistiamo alla vita privata di questo grande autore (anonimo) ed al rapporto incestuoso con la neo sposa del figlio ; una noia indicibile ci assale nel vedere queste feste patinate dell'alta borghesia intellettuale (e non) riprese come spot pubblicitari dal manierismo più bieco, periodici amplessi mimati malamente da un povero Auteuil tanto sudato quanto imbarazzato e dalla nuorina dalle esternazioni che vorrebbero sembrare goderecce ma che sembrano più che altro dolorose, dialoghi che vorrebbero apparire profondamente impegnati ma che in realtà non dicono nulla. C'è anche un mal riuscito tentativo di coinvolgere lo spettatore in un risvolto "giallo" ma portato avanti , anche quello, in maniera assurda e irritante, come lo è il tintinnìo monocorde della colonna sonora.
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