Regia di Tim Burton vedi scheda film
un bel balzo da SLEEPY HOLLOW a questo BIG FISH, saltando senza degnarlo della minima attenzione IL PIANETA DELLE SCIMMIE. una delusione che più che una delusione è una puntura senza dolore perchè manca l'ago. manca il colore di EDWARD SCISSORHANDS, poichè la poetica avrebbe dovuto essere di quel tipo. è un film coloratissimo, pieno zeppo di personaggi che però pare sbiadito. s'incontrano numerosi personaggi, dei più strani che scivolano addosso come se si indossasse un'impermeabile. la cittadina di spectre dove tutti sono felici e scalzi sarebbe dovuta essere come ed bloom la ritrova dopo anni. in rovina. il poeta di steve buscemi che in seguito si darà alle rapine per poi diventare un miliardario, non è all'altezza della figura del suo interpreta. buscemi annega nella pochezza del character. si torna dalle parti delle atmosfere care a burton(e ai suoi fans) con il personaggio della strega, orribile nel suo maniero invaso dalle erbacce e dai rampicanti, che ricorda la strega dell'antro del bellissimo SLEEPY HOLLOW, ma il personaggio della gattara è antipatico come del resto trasmette antipatia la faccia da vecchia della bonham-carter, e se devo essere sincero non c'è nessun paragone con i personaggi interpretati dall'ex compagna del regista lisa marie che anche se brevi, rimanevano impressi come tutto il resto il film, parti di opere creative fantastiche degne di tal aggettivo. bello il lupo nero che sembra cerchi di sbranare ed bloom, e che poi è solo bramoso di farsi lanciare il bastone per giocare un pò, per poi scoprire la mattina dopo, che altri quel lupo non era se non danny de vito dotato di questo piccolo difetto/dono di trasformarsi in lupo.
ebbene si è vero. dovrebbe essere così per tutti, saper edulcorare la pillola per rendere migliore ciò che la natura ci concede di vivere. daltronde un gigante per noi è un uomo che arriva ai due metri, e i circhi con uomini cannone e con i cosiddetti freaks negli anni 20 o 30 non erano di certo una chimera. ed bloom non ha di certo fatto del male a nessuno, se non a quanto pare al figlio. contrasti generazionali, niente di speciale, cose che poi si risolvono... screzi padre figlio alla FESTEN son ben altra gatta da pelare.
mi dispiace per jessica lange, fattasi tirare per l'occasione compare e scompare come nemanco un figurante, anche se la somiglianza con alison lohman che interpreta il suo personaggio da giovane è incredibile. m'infastidiscono le fotografie flou per ingentilire il lifting della lange e i tratti da cattiva della bonham-carter per non parlare della musica di danny elfman(sempre che sia sua)che così scipita e superflua era difficile che gli riuscisse.
un film che sono stato contento terminasse, anche perchè la parte del funerale nel quale il figlio inacidito ritrova i personaggi raccontati dal padre, è una delle migliori. un grande pesce che di pozzanghera in pozzanghera è riuscito a raggiungere i grandi fiumi per approdare infine all'oceano e avere la opportunità di vedere tanti posti differenti e conoscere tanta gente. una lezione da tenre cara.
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