Regia di Tim Burton vedi scheda film
Tratto dal soggetto di Daniel Wallace e sceneggiato da John August, Big fish è innanzitutto un film di straordinaria potenza visiva, affidata all'esuberanza dei corpi come alla magia delle scenografie. Raccontato come un patchwork di episodi in ripetuti flashback, il film di Burton - che ha qualche debito con Fellini, Barnum e Browning - è un inno alla fantasia e un monito all'incapacità dei giovani di saper sognare.
Un padre (Finney) che, anche sul letto di morte, racconta al figlio strane storie di pesci enormi, città fantasma, gemelle siamesi, giganti, streghe, imprese impossibili, avventure in giro per tutto il mondo. Un figlio (Crudup) che, anche davanti al capezzale paterno, continua a rifiutarsi di credere a questa girandola di fantasie bugiarde sulla vita picaresca del padre. Dovrà ricredersi quando, il giorno del funerale, i presunti fantasmi della fantasia paterna si materializzeranno in carne e ossa.
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