Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
E' una commedia garbata 'vecchio stile' (storiella d'amore, buoni sentimenti, morale inoffensiva) che vira verso la commedia all'italiana con l'inserimento (dell'episodio) di Sordi. E c'è anche Tognazzi, seppure in una particina minore, così come De Sica. Riva, bravo come attore, interpreta sè stesso in maniera giustamente impeccabile. Il fenomeno popolare del Musichiere fu tanto diffuso che mezzo secolo dopo si ricorda ancora (e viene emulato da altre trasmissioni); inevitabile che il cinema cercasse di sfruttare il momento di gloria del programma. Il film si lascia guardare, ma ovviamente è poco più che una serie di scenette di non particolare fantasia.
Tutti vogliono partecipare al Musichiere, trasmissione popolare in cui i concorrenti devono indovinare i titoli delle canzoni che vengono suonate in studio. C'è chi vuole andarci per amore della musica, chi per vincere e ripagare un debito, chi, come l'ingegner Carboni, perchè è affetto da manie di protagonismo. La sfida sarà appassionante e piena di colpi di scena; conduce Mario Riva, alla fisarmonica il maestro Kramer.
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