Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Arduino Buongiorno (De Filippo), impiegato del catasto, si lascia stuzzicare dall'idea di un incontro piccante con una "passeggiatrice" conosciuta in un bar. La donna, che abita nella romana via Padova 46, viene uccisa e Arduino, che non è neppure riuscito a incontrare l'oggetto del suo desiderio, viene visto da tutti mentre si aggira nello stabile. Come scongiurare l'accusa di omicidio?
Il film, tratto da un copione di Aldo De Benedetti, ha come unico elemento di interesse la sua riesumazione dopo mezzo secolo, avvenuta grazie a un progetto di recupero dei film di Sordi (morto nel 2003). Non a caso, il titolo del film venne cambiato (diventando Lo scocciatore) per mettere in risalto la particina dell'Albertone nazionale, che si limita a replicare il personaggio petulante di Mamma mia che impressione! Insipido e inconsistente, Via Padova 46 avrebbe potuto rimanere tranquillamente seppellito sotto le polveri degli archivi di Cinecittà per un altro mezzo secolo. Non sarebbe stata una perdita per nessuno.
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