Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
“oculista Gilberto, sposato con la psicologa Tiziana e padre di Marta, viene convocato in caserma. La moglie scopre così che Gilberto ha partecipato a uno speed date. Una delle partecipanti, Stella, è scomparsa e i carabinieri stanno indagando. La crisi di coppia è inevitabile e l’uomo chiede ospitalità al suo socio Andrea, che vive con Carlotta. Gilberto continua a vedere la figlia e da lei scopre che anche Tiziana ha una relazione da oltre due anni...”
La storia è spudoratamente copiata da "Provaci ancora Sam", e tutto quello che funzionava nel grandissimo film di Herbert Ross, qui viene spazzato via per far posto alla classica comicità italiana di quarta categoria.
Tutti i personaggi principali sono degli ipocriti odiosi ed egoisti che si inculano a vicenda senza rimorsi; una visione amara della società che avrebbe anche potuto funzionare se non fosse per l’infima valenza comica che distrugge qualsiasi altra chiave di lettura.
I personaggi secondari sono invece dei fastidiosi stereotipi presentati senza un minimo di ironia; si prendono tutti sul serio e non sono mai credibili. (vedi la figlia adolescente depressa e finta alternativa che si fa le canne sui tetti con il fidanzato comunista). Questi si che avevano bisogno di ironia (anche becera) per funzionare.
Ovviamente gli attori non aiutano... tutti uno più cane dell’altro. Si salva solo Verdone per la simpatia ma non è abbastanza.
Non capisco proprio tutte queste opinioni positive.
Ennesima delusione.
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