Vittorio è turbato e inquieto, e riesce ad amare una donna solamente se rientra nei suoi rigidi canoni estetici: ovvero, se è estremamente magra. Sonia fa volontariato, è attenta al sociale, ma quasi inspiegabilmente rimane attratta dal lato oscuro di Vittorio...
Note
"Viaggio allucinante" nell'oscurità di un rapporto malato, in cui ad affascinare di più sono l'ambiguità di una passione, il mistero di una simbiosi, le contorsioni di due psicologie che non si arrendono alla normalità, e che forse del nostro mondo "antropocentrico" (perché il corpo e la soddisfazione dei suoi bisogni sono alla base del concetto di consumo) sono entrambi schiave infelici. Più cerebrale del precedente _L'imbalsamatore_, ma pur sempre denso e doloroso, necessario alle nostre ormai asfittiche visioni. La Cescon è dimagrita di 15 chili durante le riprese, il protagonista-scrittore Trevisan è una presenza che inquieta e incide.
Parlerebbe di anoressia, ma la vera perversione del film è un improponibile audio "in presa diretta" (non ci basta più la "telecamera traballante"). È ben vero che il cinema insegue la TV ma imitare addirittura IlGrandeFratello mi pare un po' troppo. Peccato, i titoli di testa erano così ben fatti.
Bel film, ma se permettete il talento di Garrone sembra aver perso un pò di smalto soprattutto se paragonato a quell'autentico capolavoro che è "l'imbalsamatore".
Certo non bello come L'Imbalsmatore ma comunque un film notevole che mostra il risveglio del cinema italiano e consacra uno dei migliori giovani registi.
Voto 8. Ammirevole per la forma, teso, nervoso, essenziale nel narrare il processo di progressiva disgregazione di un corpo, sia esso umano o aureo. Anche stavolta Garrone offre poca luce alla sala, ma non poche illuminazioni.
Poetico, raro, dolce e crudele uno dei pochi esempi di cinema d'autore in Italia. Più che primo amore lo definirei un amore estremo. Un pugno nello stomaco e un finale tanto drammatico quanto a sorpresa e aperto ad interpretazione personale.
Film doloroso e claustrofobico, ma senza dubbio una bella conferma da parte dell'autore de "L'Imbalsamatore". Bella sorpresa soprattutto il debutto cinematografico di Michela Cescon.
Chissà se l'anima (per chi crede nella sua esistenza) pesa 21 grammi, ma per Vittorio/Vitaliano Trevisan la parte più preziosa di un corpo pesa 40 chili. E non è quella che si vede normalmente, perchè per visualizzarla bisogna togliere tutti gli strati esterni, raschiarli via esattamente come fa lui nel suo lavoro di orafo. Alla fine resta il nucleo, quello che… leggi tutto
Un film che gioca sempre sul filo del rasoio della sgradevolezza, tra personaggi in caduta libera da un lato con le proprie ossessioni e dall'altro con la paura di lasciare ed essere lasciati. Non convincente (e coinvolgente) come "L'imbalsamatore", forse troppo sfuggevole nella parte topica del film, quella del progressivo (ma non totale) annullamento psichico della protagonista femminile… leggi tutto
Una donna trasforma il proprio corpo per "amore" (diciamo così), ma non in nome di una tradizione culturale o di un ideale estetico, ma solo perché assoggettata (ma perché, poi?) alla perversa volontà di un individuo rozzo ed insignificante. La protagonista (e purtroppo anche l'attrice che la intepreta) si affama e deperisce all'inverosimile, in un contesto domestico asfittico governato… leggi tutto
E il test di Bechdel - disorientato, in sovraccarico e in cortocircuito - muto.
• GirlHood (Musica).
1. Cat Power (Charlyn "Chan" Marshall) 2. (Hannah) "Aldous" Harding 3. Rachele Bastreghi / 1 (a…
E come ogni fine/inizio anno mi trovo a fare il bilancio dei film che ho gustato nei dodici mesi precedenti alla data di "giudizio". Ricco è stato l'anno trascorso di visioni che hanno ampliato la mia cultura e…
Vittorio è un orafo. Uomo solitario con strane pulsioni: gli piacciono le donne, quelle magre, molto magre. Quando conosce Sonia, ragazza solare e gentile che lavora per un negozio solidale e posa per una scuola d’arte, anche se i canoni di magrezza non rispecchiano quello che lui si aspettava, decide di frequentarla comunque; “ho sempre cercato prima il corpo e poi la testa e…
Primo amore Italia 2003 la trama: Vittorio è un piccolo artigiano orafo vicentino, la sua donna ideale deve essere magra ed avere una mentalità ed una disciplina portata a rispettare questi parametri. Ad uno speed date, un’appuntamento al buio incontra Sonia, gli piace, ma la prima frase che gli dice è “ti immaginavo più magra”. Comincia…
In linea paterna, figlia (Francesco Vicario) e nipote [lo zio è Stefano Vicario e i nonni erano (e sono) Rossana Podestà e Marco Vicario] d'arte, Margherita Vicario (romana classe 1988, e da…
Bellissima e ispirata opera di Garrone, che realizza una storia d'amore morbosa e malata, mostrandoci un rapporto tra una vittima (quasi) conseziente e il suo carnefice che porta alla distruzione di entrambi. Lui è un orafo che porta il suo modo di lavorare anche nella vita intima, difatti, come spoglia e pulisce l'oro da tutto il superfluo così vuole fare con la sua donna,…
Quando un corpo fuoriesce dai suoi contenuti puramente fisici per parlarci di molto altro. Possono nutrire gli enigmi della mente o farsi partecipi della loro manifesta marginalità. Possono veicolare pregiudizi…
Definizione di Amore Folle: riempirsi dell’altro fino a non lasciare alcuno spazio per se stessi; la fusione totale, fisica e mentale, di due esseri umani; l’amore assoluto e proprio in quanto tale…
Storia d'amore tra Vittorio,un piccolo artigiano orafo veronese e Sonia,che s'incontrano in un cosiddetto"appuntamento al buio" e avviano una relazione sentimentale.Col tempo, entrati in confidenza e maturando un discreto affiatamento, addirittura decidono di vivere insieme,.Però Vittorio non gradisce le forme della compagna,peraltro già magra,la vuole sempre più…
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Commenti (17) vedi tutti
Grande esordio della deliziosa Michela Cescon, un volto che non si dimentica in Primo amore.
leggi la recensione completa di claudio1959Angosciante davvero
commento di Utente rimosso (arwen88)Bellissima e ispirata opera di Garrone.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiDiscreto film, su un tema importante. Garrone gira un lavoro ambizioso,ma freddo.
leggi la recensione completa di Furetto60Parlerebbe di anoressia, ma la vera perversione del film è un improponibile audio "in presa diretta" (non ci basta più la "telecamera traballante"). È ben vero che il cinema insegue la TV ma imitare addirittura IlGrandeFratello mi pare un po' troppo. Peccato, i titoli di testa erano così ben fatti.
commento di andenkoVoto 7!
commento di Mr Blondesoffocante
commento di taxy driverFilm perverso ed autodistruttivo,da vedere.
commento di Doc77sono dimagrito di 4 kili, ottimo per la mia linea, ma troppo lassativo stilisticamente…
commento di gianninoVOTO 4 Questo film è una purga. Recitato malissimo (soprattutto il pelato) racconta una storia stupida e pesante.
commento di arcarsenalMe lo credevo meglio. Un passo indietro rispetto a "L'imbalsamatore".
commento di slim spaccabeccoBel film, ma se permettete il talento di Garrone sembra aver perso un pò di smalto soprattutto se paragonato a quell'autentico capolavoro che è "l'imbalsamatore".
commento di artanenotevole film ,allucinante,molto bello davvero…!
commento di willow77Certo non bello come L'Imbalsmatore ma comunque un film notevole che mostra il risveglio del cinema italiano e consacra uno dei migliori giovani registi.
commento di florentia violaVoto 8. Ammirevole per la forma, teso, nervoso, essenziale nel narrare il processo di progressiva disgregazione di un corpo, sia esso umano o aureo. Anche stavolta Garrone offre poca luce alla sala, ma non poche illuminazioni.
commento di DrFloydPoetico, raro, dolce e crudele uno dei pochi esempi di cinema d'autore in Italia. Più che primo amore lo definirei un amore estremo. Un pugno nello stomaco e un finale tanto drammatico quanto a sorpresa e aperto ad interpretazione personale.
commento di supadanyFilm doloroso e claustrofobico, ma senza dubbio una bella conferma da parte dell'autore de "L'Imbalsamatore". Bella sorpresa soprattutto il debutto cinematografico di Michela Cescon.
commento di maro66