Regia di Franco Rossi vedi scheda film
Un ispettore è sulle tracce di una banda di falsari. Uno dei sospettati è l’amante di una donna in apparenza caritatevole, ma in realtà senza scrupoli e a capo del traffico di banconote false.
Scritto da Nazareno Gallo, Ugo Guerra (questi due anche autori del soggetto), Leopoldo Trieste, Edoardo Anton e Franco Rossi, I falsari è per quest’ultimo l’esordio dietro la macchina da presa dopo qualche pellicola di apprendistato come aiutante, fra gli altri, di Castellani e Vergano. Le capacità tecniche e visive sono già presenti, il cast non delude e forse la nota meno piacevole dell’intero lavoro risiede nella storia non particolarmente vivace e originale, ma comunque dignitosamente narrata. Presumibilmente il genere (giallo/poliziesco) può avere un minimo penalizzato gli autori in un cinema italiano che, all’epoca, difficilmente si spingeva in tali territori, prediligendo filoni più solidi storicamente come il melodramma o la commedia; piccoli elementi di questo tipo possono essere ritrovati qua e là ne I falsari, a ben guardare. Accanto a due ex divi del cinema di regime come Doris Duranti e Fosco Giachetti, compaiono sullo schermo Saro Urzì, Erno Crisa, Lianella Carell, Nerio Bernardi, Gabriele Ferzetti, Attilio Dottesio e, in una particina debitamente virata al musicale (in cui canta Anema e core), Roberto Murolo, perfetta presenza data l’ambientazione napoletana della vicenda. La fotografia di Domenico Scala, le musiche di Carlo Rustichelli e il montaggio di Mario Serandrei garantiscono sulla tenuta della confezione; l’aiuto regista è Ottavio Alessi, che abbandonerà presto le velleità registiche per continuare a dedicarsi in maniera piuttosto assidua e con successo alle sceneggiature. 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta