Regia di Rusty Lemorande, Peter Weigl vedi scheda film
Una donna legge ai convenuti di una associazione culturale letteraria il diario di una defunta istitutrice dove sono raccontati gli avvenimenti soprannaturali seguiti alla sua permanenza in una antica magione inglese negli anni ’60.
Dopo gli inquietanti titoli di testa che evocano un passato remoto attraverso figure infantili di giocattoli antichi ci spostiamo nel presente dove i convitati stanno discutendo sui racconti che seguiranno. Subito dopo ci troviamo nell’atmosfera gioiosa della Swinging London dove la giovane Patsy Kensit trova lavoro come insegnante privata dei due rampolli di una nobile famiglia.
Un attimo dopo siamo nella lussuosa casa dove a poco a poco si manifestano presenze, rese ancora più spettrali da una fotografia costruita su colori particolari e su oggetti inanimati (c’è una bambola con un viso che mette davvero paura!!!) che l’atmosfera di terrore sembra animare…In un periodo (l’inizio degli anni ’90) caratterizzato da una marea di film dedicati a case infestate arriva questo ottimo lavoro che riesce ad emozionare senza offrire attrattiva splatter (il sangue sgorga solo negli incubi dove si amalgama con elementi vari che ricordano la lucida follia visiva di certo cinema di Ken Russell). Buona anche la carica di morbosità dove un dodicenne, plagiato dalle perverse presenze, gioca a sedurre (anche baciandola sulla bocca e spiandola mentre si spoglia) la bella insegnante. Tratto dal romanzo “Il giro di vite” di Henry James, già portato sullo schermo nel film SUSPENCE di Jack Clayton, non fa rimpiangere l’originale. Da riscoprire!
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