Trama
Il film Little Amélie ci porta nel cuore del Giappone degli anni Sessanta, dove una bambina di nome Amélie cresce all’interno di una famiglia belga espatriata. Nei suoi primi anni di vita, Amélie si convince di essere una divinità onnipotente: una visione del mondo tipica dell’infanzia, dove l’io è il centro dell’universo. Ma questa convinzione si incrina lentamente quando scopre i limiti, la perdita, l’amore e l’assenza.
Il legame speciale con Nishio-san, la giovane domestica giapponese, diventa per lei un’ancora, un rifugio emotivo, un affetto profondo che la accompagnerà nella scoperta dell’alterità e della fragilità della vita.
L’intera storia del film Little Amélie si svolge attraverso il filtro della percezione infantile, dove ogni esperienza - una carezza, un’ombra, un sapore - diventa totalizzante. Amélie osserva, ascolta, sente il mondo con la curiosità disarmante e l’intensità disordinata di una bambina che comincia a capire che l’universo non ruota intorno a lei, ma che lei ne fa parte. E con questa scoperta, comincia il suo vero ingresso nell’infanzia.
Little Amélie è un film che affronta il passaggio dalla sensazione di onnipotenza infantile alla consapevolezza della realtà. È un racconto sull’iniziazione alla vita, al dolore e alla separazione. L’infanzia non è vista come un momento ingenuo o spensierato, ma come una fase intensa, fatta di domande profonde e percezioni amplificate. La relazione tra Amélie e Nishio-san, in particolare, incarna l’incontro tra due mondi culturali e due modi diversi di stare nel mondo, e diventa il cuore emotivo e simbolico del film. Il distacco tra loro rappresenta un piccolo lutto, una perdita intima che segna il passaggio a una nuova consapevolezza.
Nel racconto c’è spazio anche per il confronto con la morte, con il ricordo della guerra, e con i gesti quotidiani che trattengono e tramandano memoria: cucinare, ascoltare, accarezzare. Ogni scelta narrativa è costruita per trasmettere un sentimento più che per descrivere un evento. La delicatezza dell’approccio permette al film Little Amélie di affrontare temi universali senza mai forzare il tono, con pudore e profondità.
Il film nasce dal desiderio dei registi di adattare il romanzo Metafisica dei tubi di Amélie Nothomb, un testo che unisce ironia, filosofia e autobiografia. Vallade e Han, con un passato comune all’École des Gobelins e una lunga esperienza condivisa nei film di Rémi Chayé, hanno voluto mantenere vivo quello spirito collettivo e artigianale che ha caratterizzato anche i loro lavori precedenti.
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