Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
Film poco analitico, che si esaurisce in una carrellata di situazioni di mobbing, sbizzarrendosi nelle trovate, ma lascia fuori l’indagine sulle cause del fenomeno e non si cura della psicologia dei “carnefici”. Trapela solo l’ovvia sofferenza della “vittima”, ma nulla ci è dato di sapere sulla dinamica collettiva che come tale l’ha designata, né sul modo in cui i suoi colleghi concepiscono e vivono i soprusi perpetrati. Premiabile l’iniziativa di portare il delicato argomento sul grande schermo, in un momento in cui ancora non si osava parlarne ad alta voce. Però il risultato si ferma alla superficie.
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