Da quando l'azienda in cui lavora come contabile viene rilevata da una multinazionale, per Anna - che vive con la figlia Morgana - inizia un vero e proprio calvario. Tutti le sono ostili e le vessazioni iniziano, piccole ma inesorabili: il direttore del personale le affida nuove mansioni, tutte di poco conto o finalizzate a metterla in cattiva luce agli occhi dei colleghi, mentre il suo posto viene occupato da un'altra persona...
Note
I luoghi e i rapporti di lavoro sono scenografie, relazioni e declinazioni del potere dalle quali il cinema italiano prende le distanze e per le quali, non trova - e spesso nemmeno cerca - le parole, i tempi e i tagli giusti. Il problema formale, stilistico e culturale connesso a questa frequente rimozione produttiva riguarda la questione del realismo e della realtà. Non si tratta di sostenere una "vague" di neorealismo postmoderno: si tratta di non ignorare il reale come campo d'azione, di dinamiche pragmatiche e psicologiche, di riserva inesauribile di drammaturgie sociali. La Comencini e i suoi collaboratori sono bravissimi nel mettere in scena una storia di mobbing che è un "montaggio" di tante vicende vissute, facendone un punto di contatto, avveduto e partecipe, fra documentario e finzione: attori e non attori, regia e pedinamento di azioni, copione ed esperienze personali rielaborate per la macchina da presa. La trama e la circolarità fra cinema e fuoricampo hanno un unico, limpido punto di vista: il lavoro continua a nobilitare le persone e a renderle meno fragili.
Lodevole film di denuncia su uno dei più perversi fenomeni del mondo del lavoro dei nostri tempi. Il crescendo di cattiverie che appesta l'ambiente aziendale è ben reso, anche se il tema avrebbe meritato qualche ulteriore approfondimento. Il cast di "non professionisti" rende meno evidente la pochezza della Braschi.
In certi tratti volutamente un po' lento ma nel complesso piacevole e soprattutto veritiero di quelli che possono essere i problemi lavorativi di una persona. Ben costruito ed interpretato.
VOTO : 7 Un bell'esempio di cinema di denuncia, un bell'esempio di quello che senza troppi mezzi può comunque fare il cinema italiano. La situazione presentata è molto estrema,ma comunque reale dato che il mondo del lavoro oggi è quello che è.
Bello, e molto realistico. Chi ha lavorato in qualche ufficio lo può dire assieme a me. La rappresentazione dell'ambiente di lavoro è particolarmente efficace, anche grazie ai bravi attori (professionisti o dilettanti che siano). Molti dei personaggi sono decisamente taglienti, e l'ambiente in generale meschino. In questo si distinguono il direttore generale con il capo del personale (due… leggi tutto
Film poco analitico, che si esaurisce in una carrellata di situazioni di mobbing, sbizzarrendosi nelle trovate, ma lascia fuori l’indagine sulle cause del fenomeno e non si cura della psicologia dei “carnefici”. Trapela solo l’ovvia sofferenza della “vittima”, ma nulla ci è dato di sapere sulla dinamica collettiva che come tale l’ha designata, né sul modo in cui i suoi colleghi… leggi tutto
Anna, donna di mezza età single con figlia piccola, assiste impotente al cambio di dirigenza della sua ditta. Si accorge da subito che qualcosa non va: le viene tolto l'ufficio, subisce demansionamenti e le vengono dati incarichi inutili, quando non impossibili. Fa causa alla ditta, la vince subito e senza alcuna fatica, incassa un sacco di soldi e si lamenta.
Insulto peggiore… leggi tutto
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Tutto comincia con la sparizione di un oggetto di uso quotidiano. Poi i colleghi a mensa ti isolano, il capoufficio ti assegna a qualifiche sempre più degradanti, non rispetta i tuoi orari e arriva a metterti contro altri colleghi, facendoti fare da capro espiatorio. I sintomi sono l'astenia, lo stress, la disistima di se stessi e le reazioni che tutto questo suscita anche nei familiari.…
Dispiace constatare che Nicoletta Briaschi, attrice di prim' ordine, non ha partecipato a molti film, forse messa un pò in ombra da un marito esuberante, artisticamente parlando.Peccato perchè ha molta stoffa e questo film in cui lei è protagonista, lo dimostra ampiamente.Storia purtroppo ordinaria, e frequente. Un'impiegata solerte ed efficiente si ritrova, a causa di un…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
Anna, donna di mezza età single con figlia piccola, assiste impotente al cambio di dirigenza della sua ditta. Si accorge da subito che qualcosa non va: le viene tolto l'ufficio, subisce demansionamenti e le vengono dati incarichi inutili, quando non impossibili. Fa causa alla ditta, la vince subito e senza alcuna fatica, incassa un sacco di soldi e si lamenta.
Insulto peggiore…
Ad essere bello è un bel film. Tuttavia molte cose secondo me sono rappresentate in maniera esagerata. Non so quanto volutamente. Non è possibile che le persone non sanno farsi rispettare sul posto del lavoro. Ma stiamo scherzando veramente ?
4 stelle per un film del genere è una follia.
registrato su pellicola con una fotografia piatta e triste, direto in modo triste con attori "termine forse improprio" che più tristi non si può, interpreti tristi di una vita triste. mamma mia che roba! dopo 15 min. avevo 2 borse sotto le rotule dopo di ché per igiene mentale ho cambiato canale.
E c'è gente…
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
New York, 5 settembre 1882. Molti storici fanno riferimento a questa data come la prima vera manifestazione popolare che rivendicasse i diritti dei lavoratori. Solo in seguito, la data scelta per l'annuale ricorrenza…
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Commenti (8) vedi tutti
Buon film , molto attuale
leggi la recensione completa di Furetto60Lodevole film di denuncia su uno dei più perversi fenomeni del mondo del lavoro dei nostri tempi. Il crescendo di cattiverie che appesta l'ambiente aziendale è ben reso, anche se il tema avrebbe meritato qualche ulteriore approfondimento. Il cast di "non professionisti" rende meno evidente la pochezza della Braschi.
commento di alex1975castrante.
commento di kkkNecessario.
commento di old boyVOTO 7 film molto interessante. la recitazione è quello che è
commento di arcarsenalUn film girato e recitato in maniera atroce… almeno gli argomenti sono interessanti ed estremamente importanti!
commento di RageAgainstBerluscaIn certi tratti volutamente un po' lento ma nel complesso piacevole e soprattutto veritiero di quelli che possono essere i problemi lavorativi di una persona. Ben costruito ed interpretato.
commento di teo.biVOTO : 7 Un bell'esempio di cinema di denuncia, un bell'esempio di quello che senza troppi mezzi può comunque fare il cinema italiano. La situazione presentata è molto estrema,ma comunque reale dato che il mondo del lavoro oggi è quello che è.
commento di supadany