Regia di Jacques Tati vedi scheda film
A mio parere il miglior lungometraggio di Jacques Tati, non solo per la vena comica molto più surreale che nelle pellicole precedenti, ma soprattutto per la visionarietà nel "leggere" i cambiamenti sociali di una famiglia iper-tecnologica, veramente antesignana in certi frangenti visto l'anno in cui il film venne girato. Tati, con la consueta leggerezza di un pugile che danza ma ogni tanto assesta il colpo vincente, si prende beffa di questa spinta alla modernità con alcune gag indimenticabili, una tra tutte la bascula elettronica del garage che finisce per imprigionare i proprietari, la cui unica salvezza sarà l'intervento di una domestica tanto impaurita da dover essere convinta a forza a passare attraverso il "raggio magnetico" che permetta finalmente alla porta di riaprirsi. Un film gustosissimo, ovviamente per chi ama questo genere di comicità sottile ma comunque efficace.
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