Regia di Anthony Hickox vedi scheda film
Film citazionista e a sua volta citato da interessanti film successivi (tra i quali soprattutto “L’Ultima Profezia”) che presenta una parte orrorifica stile anni ’80 ben confezionata e a tratti veramente visionaria (splendide le sequenze che portano alla caduta negli inferi, popolati da famelici mostri, del giocoliere o quelle in cui si assiste alla nascita del demone) alternata con una parte, quella in cui vengono ripresi i “buoni”, scialba e mal interpretata in cui si respira un aria da teen movie televisivo. Molto bello l’inizio che potremmo definire gotico, così come gli effetti gore presenti in discreta quantità, mentre sono più che sufficienti gli effetti speciali. La regia di Hickox (“Hellraiser III”, “Waxwork”) è di pregevole fattura soprattutto nelle parte tipicamente orrorifica in cui il regista crea un’atmosfera che ricorda i film diretti dal più blasonato Clive Barker. La sceneggiatura omaggia film come “Il Signore del Male” (con gli specchi che sono porte per accedere a mondi infernali), “Terminator” (con il demone che si atteggia, specie nella parte iniziale, come se fosse un cyborg), “La Cosa” (con il demone che fuoriesce da un qualcosa che aggredisce gli animali che gli passano vicino), “Hellraiser” (con il demone che si rigenera succhiando il sangue delle vittime che si riducono in qualcosa di marcio), “I Tre dell’Operazione Drago” (vittima che scappa in una stanza piena di specchi braccata dal demone), “Carrie – Lo Sguardo di Satana” (poteri telecinetici degli “eletti”), “Fenomeni Paranormali Incontrollabili” (pirocinesi), ma lo fa in un modo tale da non dipendere troppo da questo. Ciò che non convince, invece, è tutta la parte in cui troviamo i “buoni” davanti alla mdp e non solo perché gli attori offrano performance di scarso livello, ma soprattutto perché lo script non riesce, in questa parte, ad innalzarsi dalla banalità più sfrenata offrendo diverse scene trashose ( vedi, ad esempio, quelle con il ragazzo che si allena nei campi). Tra gli attori, il “meno peggio” è Julian Sands (il demone biondo) che, come suo solito, pur non essendo minimamente espressivo, nonostante il suo personaggio si presenti al tempo stesso ironico e crudele, strappa una striminzita sufficienza, tutti gli altri forniscono prove poco decorose con alcuni decisamente pessimi e poco credibili (vedi i due che interpretano i due eletti). La fotografia è sufficiente così come la colonna sonora che in alcuni punti ricorda, con le dovute proporzioni, il sound de “Il Presagio”. In definitiva siamo al cospetto di una pellicola che presenta sequenze gustose, sanguinolente e a tratti visionarie che si alternano con altre scialbe e iper banali che sembrano esser state generate da altri sceneggiatori. A fine visione resta un po’ di delusione visto che con una maggiore cura nella sceneggiatura (magari introducendo attività di indagine con studi su libri arcaici e studio dei fenomeni paranormali che si appalesano via via) si sarebbe potuto confezionare un b-movie di culto. In ogni caso guardabile specie per coloro che amano film sul filone religioso-apocalittico-demoniaco. Voto: 6.5
Diversi attori e la parte di sceneggiatura in cui non è protagonista il demone, eccetto il buonissimo inizio.
Non firma la sceneggiatura e di conseguenza non ha alcuna colpa se una parte del film è fiacca, visto che ciò non addebitabile alla regia. Buonissimo nella parte horror in cui riesce a creare un’atmosfera sinistra e a tratti visionaria. Voto: 7.5
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