Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Avati torna dopo quasi vent'anni a raccontare le vicende di un gruppo di pseudo-amici che, in "Regalo di Natale", si erano lasciati alle spalle non solo un tavolo di poker ma un full di rancori, incomprensioni e voglia di rivalsa. Senza però la cattiveria del primo episodio (ed anche con una recitazione non particolarmente sentita) l'impressione è più di un tentativo stiracchiato di replicare il successo del primo film giocando con molto dejavù e qualche timida novità (il successo che comunque è arrivato per l'ex perdente Abbatantuono, la presunta malattia di Haber, la curiosa passione per il ballo di Delle Piane). Si salva in corner, il buon Avati, con un finale comunque avvincente come tutte le partite di poker, e fa niente se ci sia sotto l'inevitabile trucco che spariglia carte e rapporti tra i cosiddetti amici della prima ora.
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