Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Diciott'anni dopo,quasi come Dumas ,alla maniera del conterraneo Guccini,Pupi Avati ha realizzato il seguito di uno dei suoi film più famosi e apprezzati,che,tra l'altro dette nuovo lustro alla carriera in panne di Diego Abatantuono:ancora intorno a un tavolo da gioco,cinque uomini ,che in quattro si spartivano un'amicizia,più un professionista (che anche qui avrà un ruolo fondamentale),e qualcuno che gioca sporco,e mira alle gambe e al cuore.Se l'avvio può apparire pretestuoso,e qualche lettura dei personaggi non è approfondita quanto richiederebbe,Avati sceglie bene di adoperare una chiave in stile thriller per portare alla fine il gioco ingaggiato con lo spettatore per non fargli capire chi sta barando.In una partita memorabile,i protagonisti si rigiocano tutto,e la vita avrà insegnato un pò a tutti che non ci sono sconti per nessuno.Ben recitato(anche se Haber ci dà un pò troppo dentro con la nevrosi del suo personaggio,e al contrario,la pacatezza di Eastman ne fa apprezzare la misura),congegnato in modo da riservare un tono di sorpresa,"La rivincita di Natale" è un buon seguito,che purtroppo ha incontrato troppo poco interesse nelle sale.
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