Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Visto quasi casualmente, senza conoscenza del primo episodio, del quale però sono mostrate le battute conclusione all'inizio del presente film. Molti anni dopo essere stato "ripulito" a poker da un giocatore professionista, con la complicità di altri conoscenti, un ricco imprenditore torna a Bologna per cercare la rivincita. Pertanto, s'impegna per riunire attorno allo stesso tavolo i protagonisti della precedente partita, alcuni benestanti, altri in cattive condizioni. Ma i rapporti tra i personaggi non sono in realtà quelli che appaiono. Il film è senza dubbio avvincente, l'intera prima parte fa montare la tensione, che rimane costante per la seconda parte, interamente occupata dalle sequenze del gioco. Finale imprevedibile, ed in parte sorprendente. Il film regge per questo aspetto e grazie alla bravura degli attori, in particolare Diego Abatantuono, freddo e dterminatissimo, e Carlo Delle Piane, ad arte reso un po' antipatico. Semplici ma ben realizzate le ambientazioni; discreta e non invadente la colonna sonora. Non ho trovato nel film particolari significati - la conclusione sembra essere spietata nei confronti di chi, per rimanere a galla è costretto all'imbroglio, ma finisce per sbattere contro chi "la sa più lunga di lui". O forse, un particolare significato neppure c'è, e si tratta semplicemente di un buon film sul gioco del poker.
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