L'ingegner Kariya arriva da Tokyo a Kurage, un'isola - immaginaria - del Giappone sud-occidentale, per scavare un pozzo d'acqua destinato a uno zuccherificio. Il contatto con gli abitanti del luogo (soprattutto Ryu Ryugen, il capo della comunità isolana, e Nekichi, che da vent'anni sta scavando una buca nel terreno per espiare l'incesto consumato con la sorella Uma), legati a panteistici culti primitivi, metterà in crisi il suo spirito razionale.
Note
Imamura e il co-sceneggiatore Keiji Hasebe affrontano il conflitto fra arcaico e moderno e ne traggono un'opera potente e visionaria, fra le.maggiori della filmografia dell'autore nipponico.
Un cinema, quello di Imamura, in cui vincenti sono solo le donne, anche quando subiscono le peggiori angherie, sfruttate, prostituite, ostaggio della yakuza che nel dopoguerra ne fece fonte di reddito.
Il capolavoro di Imamura. Nessun altro suo film scandaglia il Giappone alla ricerca del primitivo più del Profondo sentimento degli dei, e in nessuno è più evidente l'intento di ritrarre quel mondo sotterraneo con sguardo di entomologo. Senza spiegazioni o giustificazioni antropologiche di sorta, senza compiacimenti voyeuristici né censure.
¨Io faccio parte dello shomin (gente comune). È la vita dello shomin che mi interessa, perché ha molta più vitalità della tradizione della cerimonia del the o dei samurai. Essere un samurai significa essere idealista, coraggioso, conoscere la vergogna, tutte cose che vengono insegnate a scuola. Lo shomin, invece, è realistico e vigoroso. Oggi in Giappone… leggi tutto
film visionario ed onirico al tempo stesso e si fa anche guardare,assai lungo ma e' anche abbastanza interessante nella sua totale visione.voto.6.5. leggi tutto
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
¨Io faccio parte dello shomin (gente comune). È la vita dello shomin che mi interessa, perché ha molta più vitalità della tradizione della cerimonia del the o dei samurai. Essere un samurai significa essere idealista, coraggioso, conoscere la vergogna, tutte cose che vengono insegnate a scuola. Lo shomin, invece, è realistico e vigoroso. Oggi in Giappone…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
In questo capitolo per la prima volta (e per puro caso) gettiamo uno sguardo più approfondito a un certo cinema inglese un po' snobbato dalle classifiche dei cineasti (quelli…
Il capolavoro di Imamura. Nessun altro suo film scandaglia il Giappone alla ricerca del primitivo più del Profondo sentimento degli dei, e in nessuno è più evidente l'intento di ritrarre quel mondo sotterraneo con sguardo di entomologo. Senza spiegazioni o giustificazioni antropologiche di sorta. Limitandosi a scrutare i comportamenti degli esseri umani, così come la…
Le scelte individuali di tutti i giorni definiscono non solo la nostra vita presente e futura, ma condizionano in qualche modo anche ciò che ci circonda: persone, animali, e ambiente. L'essere umano…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
Aggressivo è il primo aggettivo che mi viene in mente, infatti Imamura fin da subito attacca lo spettatore con dei colori forti, decisi. Ce li sbatte letteralmente in faccia. La poetica del regista splende in questo Il profondo desiderio degli dei, denotando quello sguardo antropologico e ineluttabile che costituiranno uno dei suoi tratti distintivi più marcati. In questi mondi arcaici,…
Al volgere degli anni Sessanta, Imamura si interessa alla cultura delle isole meridionali dell'arcipelago nipponico e la innesta nel tema dell'eterno contrasto tra modernità e tradizioni ancestrali. Lo sguardo del regista su questo scontro è pessimista, poiché se la modernità è distruttiva e corruttrice rispetto ad un patrimonio tradizionale, che rischia di…
Sicuramente il cinema occidentale, soprattutto quello francese, americano, italiano, tedesco e russo, hanno influito sulla Settima Arte nipponica, ma ciò non toglie che dal Giappone la qualità…
Lo scontro tra tradizione e modernità, a Kurage, piccola isola di contadini e pescatori, assume la veste di un tragico conflitto tra due opposte forme di barbarie, entrambe ugualmente irrispettose della dignità dell’uomo: l’individuo, originariamente soggetto alla crudele ira degli dei, con l’avvento dell’industrializzazione e del mercato del turismo…
Uno dei film più visionari e fantastici che il cinema nipponico abbia mai prodotto...
Quest'opera antropologica di ben 3 ore, mostra in modo eloquente e anche allucinante, come la civilizzazione abbia rovinato e condizionato, oltre che schiacciato, l'ancestrale per dare spazio alla muffa modernità, fatta di impressioni, illusioni e atrofizzazione. L'ancestrale, seppur…
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Commenti (4) vedi tutti
Un cinema, quello di Imamura, in cui vincenti sono solo le donne, anche quando subiscono le peggiori angherie, sfruttate, prostituite, ostaggio della yakuza che nel dopoguerra ne fece fonte di reddito.
leggi la recensione completa di yumeIl capolavoro di Imamura. Nessun altro suo film scandaglia il Giappone alla ricerca del primitivo più del Profondo sentimento degli dei, e in nessuno è più evidente l'intento di ritrarre quel mondo sotterraneo con sguardo di entomologo. Senza spiegazioni o giustificazioni antropologiche di sorta, senza compiacimenti voyeuristici né censure.
leggi la recensione completa di casomaiFilm visionario, a tratti quasi incredibile, da non perdere per chiunque ami l'oriente e i suoi colori.
commento di HarryLime7+
commento di nico80