Trama
Il film Que ma volonté soit faite racconta la storia di Nawojka, che vive con il padre e i fratelli in una fattoria isolata. Ma custodisce un segreto inquietante: un potere mostruoso si scatena ogni volta che prova desiderio, un'eredità misteriosa della madre morta tragicamente. Quando Sandra, una donna affascinante e libera, torna al villaggio, Nawojka ne resta sedotta. Il suo potere sfugge al controllo, facendo deflagrare una storia di desiderio, vergogna, trasformazione e potere femminile.
Con Que ma volonté soit faite, Julia Kowalski firma un film viscerale, girato in 16mm tra fango, sangue e natura selvaggia, che esplora il desiderio come forza sovversiva. Dopo il medio metraggio J'ai vu le visage du Diable, premiato e realizzato in Poloniaa, la regista approfondisce qui il suo legame con la cultura di origine e i temi a lei cari: la femminilità non conformista, l'adolescenza turbata, l'ombra della madre, la spiritualità e la possessione come metafora del corpo e della psiche.
La protagonista Nawojka è interpretata da Maria Wrobel, scoperta nel precedente film. Attorno a lei, una galleria di personaggi maschili e femminili che incarnano le tensioni tra mondo rurale, sensualità repressa e immaginari magici e arcaici. La figura di Sandra (Roxane Mesquida), libera, sensuale e sfrontata, diventa catalizzatore e specchio oscuro della protagonista.
Girato in condizioni estreme in una vera fattoria in Vandea, il film Que ma volonté soit faite ha richiesto una lavorazione snella, con un team ridotto e grande inventiva. Gli animali, la materia organica, il corpo al lavoro e le forze della natura sono parte integrante del dispositivo filmico.
Il film Que ma volonté soit faite, presentato alla Quinzaine 2025, è un racconto di formazione sensuale e gotico, che interroga il potere femminile, l'identità, la repressione sociale e il desiderio come forza primigenia e perturbante. Il film alterna realismo rurale, mitologia personale e incursioni fantastiche. La musica (composta da Daniel Kowalski e dalla stessa regista) e il linguaggio visivo si fondono per costruire un mondo denso, carnale, ipnotico.
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