Regia di Mike Kirton vedi scheda film
B movie di quelli sinceri e gustosi questo "Strike Force" di Mike Kirton. Un action senza fronzoli scritto ed interpretato da uno di quei caratteristi poco noti per il nome ma che ogni buon cinefilo riesce fisionomicamente a ricondurre almeno ad una mezza dozzina di film. E di bei titoli, la carriera di William Forsythe, è di certo ben fornita : da "C'era una volta in America" ad "Arizona Junior", da "Dick Tracy" a "Palookaville", da "La casa del diavolo" ad "Halloween - The beginning". Una gran faccia da cinema spesso costretta in ruoli secondari da villain o da sbirro che qui diventa protagonista assoluta nei panni del leader incontrastato dei "Librarians", una task force paragovernativa nata per combattere i casi di human trafficking. Un film dallo sviluppo asciutto e dalla trama lineare che punta dritta allo scopo fra indagini, sparatorie e camei di attori cult come Burt Reynolds e Michael Parks. Regia e montaggio sono inevitabilmente limitati ma il soggetto, nonostante la sua semplicità, offre spunti interessanti sia nei profili dei numerosi personaggi che nel retrogusto pessimista e non troppo consolatorio della vicenda. Discreto il ritmo, numerosissimo e cosmopolita il cast che annovera tra i comprimari altre celebrità del genere come Daniel Bernhardt, Andrew Divoff, Matthias Hues, Amaury Nolasco ed Erika Eleniak. Convincente e divertita la prova di Forsythe che qui finalmente ha la possibilità di concedersi un intero repertorio da eroe action. Ditemi in quale altro film avete visto un protagonista bruttino, con la pancia ed un caschetto alla Nino D'Angelo, sgominare una banda di cattivissimi sparando come fosse in un western di Sergio Leone e che alla fine si porta pure a letto la bellona di turno. Potere del cinema, anche se low budget.
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