Regia di Monte Hellman vedi scheda film
rombo di motori, di mitiche macchine del passato rimesse a nuovo come in un film di fantascienza. superveloci per gareggiare e vincerci dei soldi, per non fermarsi mai e seguitare a viaggiare. muoversi, non stazionare, avere null'altro se non la macchina e soldi per i bisogni primari quali il cibo e una stanza di hotel per scopare o dormire. strade che corrono dritte, sfrecciarci nel mezzo, tagliare il continente e andare verso... l'est, perchè no? andare in quella direzione per raggiungere la tale pista per gareggiare. non avrei mai immaginato che james taylor sarebbe stato così calzante al ruolo. fa financo paura a volte. allampanato, sembra un orco gentile che di tanto in tanto sbarra occhi di sangue e le fauci dentate per inghiottirti. capello lungo, occhio fisso, la bocca come un taglio che sorridere non pare rientrare nei programmi. il suo compare un rimasuglio della california, ormai corrotto dall'essere del driver. una donna sale sulla loro auto. vi cincischiano un pò l'uno e un pò l'altro, poi se ne va così come se n'è venuta. senza rumore. si c'è un inseguimento alla sua ricerca ma..... c'è pure un tizio che freme dalla voglia di fermarsi e accasarsi ma non fa altro che andare in giro, e caricare compagni di viaggio e sommergerli di frottole. ingaggia una gara con la chevro del driver e del mechanic, ma avrà una qualche importanza se alla fine durante l'ennesima gara, l'immagine si rallenta fino a che la pellicola si brucia appena prima di aver visto il driver in viso con quell'espressione cyborg, quasi a trasformarsi in un radiatore e in fanali e lamiere e cambio e volante
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta