Regia di Monte Hellman vedi scheda film
Da una parte il vuoto esistenziale, il ritratto di un America rintronata, muta, apolide e senza legami che sente l'urgenza di muoversi e correre ma senza una meta, dove lo spirito di competizione è virtualmente morto e quando si gareggia lo si fa solo per soldi, dall'altra invece la sensazione che "Strada a doppia corsia" non sia particolarmente riuscito e, oltre il rombare dei motori, non offra grossi spunti. Per quale tesi propendere? Va anche detto che il doppiaggio non aiuta e contribuisce ad aumentare la generale ed intenzionale piattezza che come detto, può voler dire tutto, come può voler dire niente.
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