Trama
Il film Des preuves d’amour racconta la storia di Céline, che si prepara ad accogliere il suo primo figlio. Ma non è lei a portarlo in grembo. Tra tre mesi sarà Nadia, sua moglie, a dare alla luce la loro bambina. Di fronte allo sguardo degli amici, della madre e della legge, Céline affronta il delicato percorso per trovare un posto legittimo nel proprio ruolo di madre. Una maternità che non passa dal corpo, ma dal riconoscimento sociale, giuridico e affettivo.
Con Des preuves d’amour, presentato alla Semaine de la Critique 2025, Alice Douard firma un film che intreccia l’intimità dei sentimenti alla concretezza delle istituzioni. L’ispirazione nasce da un’esperienza personale (la regista ha vissuto in prima persona il percorso giuridico di adozione della figlia avuta con la compagna) ma il racconto punta subito al cuore di una questione più universale: che tipo di genitore diventeremo? Che amore saremo in grado di dare?
La struttura narrativa del film Des preuves d’amour si basa su una pratica burocratica: la costruzione del dossier per l’adozione. Ma questa procedura si trasforma nel vero e proprio motore della storia, un percorso che obbliga le protagoniste a raccontarsi, a definire il loro amore, a rispondere al giudizio della legge come se fosse una riscrittura ufficiale della loro relazione. La commedia entra a sorpresa e diventa uno strumento prezioso per spostare lo sguardo: le incomprensioni, le domande invadenti e le ingenuità degli altri creano situazioni ironiche, spesso assurde, ma sempre cariche di verità.
Alice Douard voleva realizzare un film che sapesse toccare anche chi guarda da lontano o con diffidenza. L’idea non è quella di riaprire vecchie ferite, ma di riconoscere ciò che è già davanti agli occhi: persone che si amano, che provano, che inciampano e che si reinventano. Da qui la scelta di uno sguardo leggero e caloroso, capace di includere invece che dividere, e magari, di far cambiare idea anche a chi ha manifestato contro tutto questo amore.
Le due interpreti principali del film Des preuves d’amour, Ella Rumpf e Monia Chokri, portano sullo schermo una coppia credibile, complicata e piena di sfumature. L’una più silenziosa e riflessiva, l’altra più decisa e brillante: insieme trovano un equilibrio che racconta non solo una coppia queer, ma una relazione viva, che interroga e si lascia interrogare. Il film parla di loro, ma anche di noi, di come diventiamo genitori, figli, persone.
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