Regia di Nancy Meyers vedi scheda film
Harry (Jack Nicholson) è un attempato playboy losangelino che non ha mai frequentato una donna che avesse più di trent’anni. Frequenta Marin (Amanda Peet) e si rifugia da lei per il weekend, in attesa della prima focosa notte d’amore. Per un equivoco, nello stesso fine settimana anche la madre di Marin, Erica (Diane Keaton) e sua sorella Zoe (Francis McDormand) hanno avuto la stessa pensata… Nella forzata convivenza, si inserisce anche il medico locale Julian Mercer (Keanu Reeves), che è costretto a curare Harry, il quale comincia ad accusare qualche problemino per via dell’età avanzata.
Il film è diretto da Nancy Myers (che rinverdisce il collaudato connubio con la Keaton dopo “Baby Boom”), ed è una sorta di excursus sull’amore intergenerazionale, in cui tutti possono potenzialmente amare tutti (da qui il titolo). Le trame amorose si intrecciano, personaggi insospettabili rivelano quanto non si crederebbe mai all’apparenza (altra giustificazione dell’azzeccato titolo italiano), soprattutto il cast, veramente ben assortito, fornisce una prova corale di grandissima qualità. I duetti tra l’ottima Keaton e l’immenso Nicholson a tratti si rivelano poesia cinematografica. Esilarante in alcuni tratti, il film ha anche una morale alle spalle che arriva direttamente al cervello, passando per il cuore.
Se si esclude qualche forzatura narrativa, “Tutto può succedere” si inserisce nel novero delle migliori commedie brillanti del decennio. Impressionante la colonna sonora.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta