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Tutto può succedere

Regia di Nancy Meyers vedi scheda film

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La recensione su Tutto può succedere

di Baliverna
7 stelle

Un uomo esperto di ragazze - perché le frequenta da almeno quarant'anni - conosce la donna giusta.

É una discreta commedia. Non è perfetta, ma intrattiene e rimane sempre a galla, senza momenti di noia e senza prendere cantonate. I dialoghi se la cavano, e i personaggi presentano quel tanto di analisi necessaria. Quanto agli attori, devo dire che la Keaton è senz'altro la migliore, perché offre sul suo volto molte espressioni interessanti, specie quando vuole nascondere dolore e tristezza. Ho apprezzato anche Nicholson, che tra l'altro ho trovato per la prima volta divertente, a differenza degli altri suoi film commedia. L'attore è ben doppiato dal già collaudatissimo Giancarlo Giannini. Keanu Reaves, invece, dà un'interpretazione piuttosto convenzionale, ma non sfigura.

Nancy Meyers, che scrive e dirige, dà all'argomento dell'uomo che non ama, perché ama passare da un letto all'altro, una prospettiva convincente, e non schematica o femminista. Il personaggio di Jack Nicholson compie infatti un salutare cammino di chiarificazione e maturazione interiore, che ha contraccolpi anche sulla salute fisica. Le umiliazioni a cui va incontro l'ex-galletto finiscono per fargli bene, e forse per togliergli la voglia di vagabondare da una ragazza all'altra. Per fare ciò, deve rinunciare, oltre che al vizio in sé, anche al suo orgoglio. Mi sono piaciute le scene in cui non trova il coraggio di scriverle che gli manca, e dove, ad un festino, ammette che non si sta divertendo. Stranamente, forse questa è una delle scene migliori del film, anche per l'abilità dello stesso Nicholson, e dell'altro attore a me sconosciuto.

Qualche incertezza è ravvisabile nei dialoghi, che sembrano a volte puntare allo stile di Woody Allen (sarà la presenza della Keaton ad averlo ispirato?), senza centrare però l'obiettivo.

 

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