Regia di Mike Figgis vedi scheda film
Cooper e Leah Tilson, per rifuggire i pericoli della Grande Mela, decidono di spostarsi in campagna, nel maniero di Cold Creek. Presto incontrano Dale Massie, l’ex proprietario della loro nuova casa, un personaggio losco quanto pericoloso. Tra Cooper e Dale i rapporti sono sempre più tesi, ma il giovane è talmente furbo ed esperto, che riesce a delinquere senza lasciar traccia. Ecco perché Cooper dovrà superare anche la ritrosia dello sceriffo e dei concittadini per svelare a tutti il vero volto di Dale.
Thriller che funziona: tiene col fiato sospeso, fino alla fine, soprattutto da quando Dale Massie si rivela per quello che è: uno psicopatico serial killer con l’unico obiettivo di distruggere la famiglia Tilson. Proprio il personaggio di Dale, interpretato con bravura da Stephen Dorff, è tratteggiato con grande cura e metodicità. Il film è scritto bene e l’autore sfrutta benissimo tematiche tipiche degli horror-thriller a stelle e strisce degli ultimi anni: la cittadina di provincia americana, i suoi contrasti e le sue figure stereotipate, la psicolabilità, il mistero di certi luoghi e di certe vicende. Fotografia e musiche fanno il resto. Peccato per un evento specifico del finale: troppo inverosimile e poco convincente la scena in cui i coniugi Tilson fermano Dale Massie tenendolo con una corda al collo ancorato ad una vetrata. Per il resto il film merita la visione.
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