Regia di Eric Bress, J. Mackye Gruber vedi scheda film
Da diverso tempo questo film rientra(va) tra quelli che la gente si ostina(va) a consigliarmi perché, almeno secondo loro, faceva parte di quella categoria di pellicole "da vedere assolutamente". Beh, devo constatare, come quasi sempre accade quando mi viene consigliato un film, che si sbagliavano. Partendo dal presupposto che il tema centrale è qualcosa di affascinante che, se sviluppato nel modo consono, avrebbe potuto generare finanche una serie tv. Ma non è questo il punto. La sceneggiatura è ben sviluppata, i dialoghi sono perfetti e la trama risulta comunque scorrevole e comprensibile ma non serve solo questo per fare un buon film; anche se hai, soprattutto se hai, una buona sceneggiatura è la messa in scena che deve permettere il "salto di qualità" per dare lustro alla pellicola e differenziarla dalle altre. Qui ciò non avviene e, nonostante l'enorme potenziale scatenato, i registi Eric Bress e J. Mackye Gruber, data anche l'inesperienza, sembrano incapaci di mettere al servizio dello scritto le giuste immagini o almeno montarle nel verso consono e necessario a catturare l'attenzione dello spettatore, non solo grazie al tema di fondo ma al modo in cui lo si sviluppa. Questa incapacità genera insofferenza per tutta la durata del film che finisce per sembrare prolisso. Ashton Kutcher non sembra sufficiente a reggere l'intera durata e il resto del cast è messo al servizio della storia, salvo qualche sporadica perla di buona recitazione. Una delusione cocente, troppo alte erano le aspettative, create anche grazia ad una trama dal carattere deciso; peccato che i registi non siano stati della stessa tempra.
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