Regia di Eric Bress, J. Mackye Gruber vedi scheda film
Subito dopo Paycheck, ecco un altro film che volge il suo sguardo verso i problemi connessi alla memoria. Si tratta di un thriller diretto dagli sceneggiatori di Final Destination 2 e si vede, poiché nel minestrone c’è pure un pizzico abbondante di soprannaturale. La storia è affascinante e nasce da una delle idee partorite all’interno della teoria del caos: che il battito delle ali di una farfalla in Sudamerica provochi un tornado nel nord della Cina. In questo film le sembianze della farfalla sono quelle di Evan Treborn che da bambino con i suoi atti provoca una serie di reazioni a catena che mutano la sua vita e quella delle persone che gli sono accanto. Dopo qualche anno lo studente modello Evan scopre che rileggendo i vecchi diari la sua memoria gli consente di tornare indietro nel tempo per poter modificare gli eventi del passato e quindi anche quelli del “presente”, ma i risultati spesso non sono soddisfacenti. L’idea del paradosso temporale sposato alla teoria del caos preludeva a risultati interessanti e l’inizio del film pareva confermare tale ipotesi. Poi The Butterfly Effect tende a prendersi troppo sul serio e ogni tanto vacilla in alcuni snodi temporali. Non aiuta neppure la fama del neo divo Ashton Kutcher, piuttosto insignificante in questa prova di attore drammatico.
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