Regia di Sauro Scavolini vedi scheda film
La trovata interessante è quella di far raccontare tutte le vicende in prima persona dai protagonisti tramite alcuni nastri audio, contenenti incisioni di sedute psicanalitiche, casualmente ritrovati da uno sconosciuto. Per il resto Amore e morte nel giardino degli dei è un thriller a lieve sfondo erotico di scarso spessore, con situazioni stereotipate e interpreti non eccelsi. Sauro Scavolini è più noto come sceneggiatore e questa è la sua prima regia, alla quale seguiranno pochi lavori, per lo più televisivi; è anche l'autore del copione, qui, partendo da un soggetto di Anna Maria Gelli; considerando la scarsa vivacità della storia e certe soluzioni prevedibili (il dramma è continuamente latente, così che il finale non sorprende più di tanto), il risultato è abbastanza dignitoso. Rarefatte le musiche (colonna sonora di Giancarlo Chiaramello); fra gli interpreti i nomi maggiori sono quelli di Erika Blanc, Orchidea De Santis, Ezio Marano e dello sfortunato Peter Lee Lawrence, destinato a morire due anni più tardi a soli trent'anni. Qualche scena di sesso patinata e qualche espediente sanguinolento datano alla perfezione la pellicola. 4/10.
Fratello e sorella vivono una relazione incestuosa e sofferta; ognuno cerca di legarsi a un altro partner, ma entrambi finiscono per tornare a frequentarsi. Un giorno un uomo trova per caso i nastri in cui i due raccontano la loro storia a uno psicanalista.
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