Regia di André Delvaux vedi scheda film
L'inquisizione, una fra le pagine più buie della cristianità, raccontata attraverso le sfortunate vicende di un uomo onesto e coraggioso, colpevole soltanto della propria intelligenza, come è il medico-eretico Zenone. Intelligenza ed orgoglio, però, come spesso accade portano a conseguenze estreme. Fra l'altro Volontè (sempre bravissimo) era già stato perseguitato e condotto sul rogo dall'inquisizione nel Giordano Bruno di Montaldo, quindici anni prima. Un altro film ideologicamente impegnato, un altro capitolo della vasta e preziosissima eredità artistica lasciataci da questo mostruoso attore. L'opera al nero è tratto da un romanzo di Marguerite Yourcenar ed è permeato di tinte fosche e momenti bui e silenziosi, come silenziosa è la coscienza del protagonista, disposta a tutto, tranne che a rinnegare sè stessa e la propria integrità.
Siamo nella seconda metà del '500, il medico Zenone professa idee ritenute eretiche dalla Chiesa ed è costretto a spostarsi continuamente per l'Europa, braccato dall'inquisizione. Quando torna nella natia Bruges, però, viene scoperto; invitato a ritrattare le sue tesi, orgogliosamente, si rifiuta e preferisce suicidarsi.
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