La recensione su A distanza ravvicinata

Per la sua seconda regia cinematografica, il giovane e promettente James Foley, si ispira a uno sconcertante fatto di cronaca avvenuto in Pennsylvania verso la fine degli anni 70'. Forte di un cast che comprende due attori straordinari quali il già affermato Christopher Walken e l'allora ventiseienne ma già bravissimo Sean Penn, A DISTANZA RAVVICINATA ci immerge nella provincia rurale americana, dove giovani senza alcuna prospettiva e ambizione, passano le giornate a sbronzarsi e impasticcarsi. Brad Whitewood Jr. (Sean Penn) e' uno di loro. Forte e muscoloso, spavaldo e apparentemente sicuro di se, Il ragazzo e' un vero leader per gli amici e il fratello minore Tommy (Chris Penn). Qualcosa sembra cambiare nella sua vita quando conosce e si innamora, ricambiato, di Terry (Mary S. Masterson) una dolce e ingenua diciassettenne, ma in particolare quando ricompare suo padre Brad Sr. (Christopher Walken), il quale aveva abbandonato moglie e figli molto tempo prima. Individuo ambiguo ed enigmatico, Brad Sr. e' a capo di una piccola banda che di notte svuota magazzini e capannoni di trattori e attrezzature agricole. Sembrebbero una banda di "onesti" criminali, che operano silenziosamente e senza violenze, ma e' lo stesso Brad Sr. a spiegare che si tratta di una banda con ramificazioni in tutto il paese, con informatori e collaboratori all'interno del corpo di polizia e che si rifà a un rigidissimo codice d'onore che supera in importanza anche i più elementari affetti famigliari. Foley ci racconta un complicato e torrido rapporto tra padre e figlio destinato a finire in tragedia e in un bagno di sangue. Brad Jr. ha un'ammirazione spropositata per il padre, col desiderio di emularne le sue gesta, salvo fare marcia indietro quando si rende conto di che pasta e' fatto il padre. "Aggiustare Chevrolet, questo sarà il mio lavoro" dice Brad Jr. "Non si guadagna molto", replica suo fratello Tommy. "Si, ma e' un lavoro fisso, e nessuno ci lascia la pelle", controribatte Brad Jr. Per suo padre invece, Brad Jr. e una sua creatura , una proprietà. Le cose degenerano quando il ragazzo viene arrestato per furto e torchiato dalla polizia. Per paura di essere denunciato, Brad Sr. arriva addirittura a stuprare Terry. Dramma a tinte noir teso e cupissimo, con ritmi lenti e dilatati, recitato divinamente e con un paio di sequenze memorabili: quella dell'omicidio dell'informatore della polizia, che avviene in una splendida notte illuminata dalla luna, con un'atmosfera, come ha specificato un'utente nella sua recensione, quasi romantica. L'uomo, ubriaco, viene accompagnato con le buone maniere nel fiume. Il suo assassino spinge la sua testa sotto con la mano destra. Lo sventurato tenta un'esile resistenza, mentre l'altro con naturalezza estrae l'accendino e si accende la sigaretta. E nel pre-finale, quando Brad Jr. e Terry si apprestano a partire di sera per andarsene nel Montana, e li incominciare una nuova vita. Una volta saliti in auto Terry esclama: "ho dimenticato di dare da mangiare al cane". Fa appena in tempo a terminare la frase, che una scarica di proiettili investe i due giovani. Pellicola assurdamente dimenticata e assolutamente da recuperare. Non voglio arrivare a glorificarlo come un capolavoro, ma A DISTANZA RAVVICINATA e' un film agghiacciante, anche per il solo fatto che il tutto e' tratto da fatti realmente accaduti. Appropriato all'interno della colonna sonora il brano Live To Tell di Madonna. Decisamente anomala invece la carriera di James Foley, con soli 13 film all'attivo. Niente di male, se non fosse per la qualità alquanto discontinua dei suoi lavori, con all'attivo (anzi sarebbe dire meglio al passivo) titoli come WHO'S THAT GIRL e addirittura 50 SFUMATURE DI ROSSO e 50 SFUMATURE DI NERO. Nel frattempo aspetto un giorno di riuscire a vedere PIÙ' TARDI AL BUIO, tratto dal re dei romanzi pulp Jim Thompson.