Regia di James Foley vedi scheda film
Una storia vera, un atroce fatto di sangue avvenuto nel 1978 in Pennsylvania, che turbò e commosse tutta l'America. Una tragedia che mette spietatamente di fronte un padre e un figlio.
Pennsylvania, 1978.
Brad Whitewood jr (Sean Penn) e il suo fratellastro Tommy Whitewood (Christopher Penn) vivono con la mamma e la nonna in una remota e pacifica zona rurale, abbandonati dal padre, Brad Whitewood sr, delinquente di bassa caratura.
L'uomo ricompare all'improvviso, e affascina suo figlio Brad jr con i suoi racconti malavitosi, tanto da indurlo a formare una gang di giovani rapinatori, coinvolgendo Tommy e altri amici.
Le certezze di Brad jr cominciano a vacillare, quando si rende conto della violenza e della crudeltà del padre, ma ormai è tardi, l'uomo, venuto a conoscenza di una indagine dell' F.B.I. sulle rapine commesse dalla banda, uccide con inaudita violenza i giovani rapinatori, compreso il figliastro Tommy, e cerca di uccidere anche suo figlio.
Miracolosamente scampato all'eccidio, Brad jr. denuncerà il padre e i suoi complici, provocandone l'arresto e la conseguente condanna all'ergastolo.
La cronaca di questi drammatici avvenimenti sconvolse l'America, soprattutto per lo spietato confronto tra padre e figlio, e attirò l'attenzione del giovane studente di cinema James Foley, amico di Sean Penn, allora attore pressochè sconosciuto.
I due decisero di trarne un film, e si rivolsero al produttore Elliott Lewitt, l'unico che conoscevano, ma la risposta fu negativa, nessuno voleva avventurarsi in quella operazione ritenuta troppo vilenta e angosciosa.
Intanto Foley esordiva, nel 1984, con il suo primo film, "Amare con rabbia", e nel frattempo Sean Penn si era affermato come attore.
Si fece avanti un produttore, John Daly, della Hendale, offrendo un budget di 6 milioni e mezzo di dollari, forse appena sufficiente
per realizzare il film, a patto che regista e attori accettassero una sorta di "gettone di presenza", altrimenti detto "compenso puramente nominale".
Il film fu girato in 48 giorni, presso Neshville e consacrò Foley tra i registi più interessanti dell'ultima generazione.
Sean Penn e Christopher Walken hanno impresso al film una grande tensione, dando sfoggio di due personalità opposte e comunque in grande sintonia.
Buona anche la prova di Christopher Penn (fratello minore di Sean, tra gli interpreti di "Il cavaliere pallido" ) e di Mary Stuart Masterson (Terry), figlia del regista Peter Masterson.
Per i titoli di coda, Foley ha voluto la canzone "Live to Tell" cantata da Madonna.
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