Regia di James Foley vedi scheda film
oir d'ambientazione provinciale,immerso in un ambiente rurale,che racconta una storia realmente accaduta,"A distanza ravvicinata" è un film sottovalutato,che merita riconsiderazione. James Foley non ha poi mantenuto le promesse,realizzando cose di poco conto,se si esclude "Americani" da Mamet,ma qua mette in scena una vera e propria tragedia con stile,con un padre fredda carogna che usa il proprio ascendente su figli e scagnozzi per perpetrare violenze in libertà,ed un regolamento di conti sanguinario che parte da metà film in poi,fino ad un confronto conclusivo serrato ed emozionante tra Sean Penn e Christopher Walken. La canzone "Live to tell" di Madonna,all'epoca moglie del giovane protagonista,per l'occasione fatto biondo,viene accennata fino a suonare del tutto all'avvio dei titoli di coda,e commenta con pregnanza i momenti di tensione.Sangue e trappole messe su dal boss di campagna,l'emulazione dei ragazzi che sognano di diventare qualcuno ad ogni costo,anche di diventare dei criminali,la violenza usata come metodo di affermazione e predominio su tutto:ben costruito anche nel progredire delle scene forti,"At close range" è un bel thriller,che coinvolge ed imbastisce su un duello recitativo robusto tra un giovane ed un più maturo leone un pathos non da poco.Penn sarebbe divenuto l'interprete di gran razza che oggi conosciamo,Walken è bravissimo nell'esprimere la sorda psicopatia del suo personaggio screziando la sua pacatezza apparente con leggerissimi tic del volto.
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