Trama
Presentato a Cannes 2025 nella sezione Un Certain Regard, il film Pillion racconta la storia di Colin, un ragazzo introverso e silenzioso, un giovane apparentemente anonimo che vive in sordina. La sua vita cambia radicalmente quando incontra Ray, affascinante e carismatico leader di un club di motociclisti.
Attratto dal magnetismo di Ray, Colin viene introdotto in una comunità queer fortemente codificata, in cui il desiderio si intreccia con il potere e l’identità si plasma nella relazione tra dominazione e sottomissione. È l’inizio di una relazione intensa e ambigua, che metterà in discussione tutto ciò che Colin credeva di sapere su di sé.
Il film Pillion segna il debutto nel lungometraggio del britannico Harry Lighton, già apprezzato per i suoi corti sensibili e anticonvenzionali. Il film è tratto dal romanzo Box Hill di Adam Mars-Jones, scoperto dal regista durante la pandemia e rielaborato con libertà e immaginazione. La regia alterna momenti di realismo delicato a sequenze visionarie, con un’estetica curata nei minimi dettagli e un tono che oscilla tra il lirico e il provocatorio.
Lighton ha incoraggiato un approccio aperto e sperimentale sul set, con improvvisazioni, scene girate in mezzo alla folla e una costante ricerca di autenticità. Il risultato è un film intimo e allo stesso tempo destabilizzante, che evita i cliché e offre uno sguardo inedito sul desiderio maschile e le dinamiche di potere all’interno delle relazioni queer.
Pillion è un film che esplora il desiderio e l’identità attraverso il filtro di una relazione che sfida le convenzioni romantiche e sociali. Al centro della storia ci sono la sottomissione e il controllo, ma anche il bisogno di appartenenza e la paura del rifiuto. Il mondo dei motociclisti diventa una cornice simbolica in cui la mascolinità viene decostruita, messa in crisi e reinventata. Il film Pillion si interroga inoltre sul ruolo della rappresentazione e su come la complessità dei corpi e dei sentimenti possa essere restituita senza moralismi né semplificazioni.
La performance degli attori principali - Harry Melling e Alexander Skarsgård - è cruciale nel dare profondità a personaggi che, in mani meno sensibili, avrebbero rischiato di cadere nello stereotipo. Invece, le loro interpretazioni offrono uno sguardo empatico e stratificato su un legame che è insieme erotico, emotivo e identitario.
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