Regia di Edgar Reitz vedi scheda film
"Il gioco con la libertà" può avere più accezioni. Innanzitutto è il giocare con la libertà che l'ottusa e repressiva polizia della RFT vuole negare ad una gioventù che si appropria delle città per esprimere il senso di indipendenza che sta acquisendo, in consonanza con i giovani degli altri paesi occidentali, dopo un periodo di sbandamento dovuto allo choc post bellico. Ed è anche una libertà che si esprime attraverso la musica: tanto è vero che la polizia interviene soprattutto contro i giovani che suonano la chitarra agli angoli delle strade di Monaco (in particolare nel quartiere artistico di Schwabing); e tanto è vero che in tedesco - un po' come con l'inglese to play - spielen significa sia giocare che suonare. Ed infatti l'episodio si apre con Hermann che, passando per caso dal luogo degli scontri tra giovani e polizia, subisce la brutale aggressione di due poliziotti, uno dei quali gli spacca senza motivo la sua preziosa chitarra, mentre si chiude con lo stesso Hermann che riesce ad acquistare una chitarra uguale a quella distrutta dalla polizia. Nel mezzo si trova la terza possibile accezione del "gioco con la libertà", con il riferimento alla libertà sessuale, altra conquista degli anni Sessanta, che Hermann sembra prediligere (tramite Marianne) rispetto al tradizionale amore borghese (la fuga dalla casa di Helga). Questa scelta gli riporterà alla memoria il dramma del suo grande amore adolescenziale, quello per Klarchen. Ogni episodio di Heimat 2 è un film quasi autonomo e questo è uno dei migliori.
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