Regia di Edgar Reitz vedi scheda film
La seconda saga di Heimat, che a mio parere - lo dico dopo averne visto soltanto tre "puntate" - non è all'altezza della prima, rischia di diventare autoreferenziale, nel senso che di tutto quanto avviene nel mondo rischia di essere riportato soltanto quanto avviene tra una ristretta cerchia di giovani artisti, alla ricerca dell'amore, ma, ancora di più, della loro seconda patria. In ogni caso, quando è in scena Hermann Simon, il legame con la prima serie, anche grazie all'interpretazione del bravo Henry Arnold, il film di Reitz riprende quota.
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