Regia di Giovacchino Forzano vedi scheda film
Un italiano ritorna dopo qualche anno nel proprio Paese e lo ritrova completamente stravolto dal fascismo: tutto ora funziona a perfezione e la gente è fieramente patriottica.
Già dal titolo, che non lascia spazio a particolari voli pindarici di fantasia, è tutto esplicito, tutto chiaro, tutto pateticamente verosimile: Camicia nera è pura propaganda di regime, una pellicola al soldo del Duce e del fascismo, tesa a decantarne le lodi oltremodo e ovviamente destinata a risultare involontariamente ridicola nella sua gran parte. Giovacchino Forzano è l’artefice della sceneggiatura, nonché il regista dell’opera; cineasta ormai esperto, attivo da un paio di decenni e naturalmente fiero fascista e amico personale di Mussolini, dirige con indubbie capacità un film a suo modo non privo di fascino, sia quello comico e non voluto già sottolineato, che quello immancabilmente epico della ricostruzione fantasiosa della nazione rinata sotto la cura fascista. Il lavoro esce a poco più di dieci anni dalla marcia su Roma, non per caso naturalmente; fra gli interpreti si possono trovare Enrico Da Rosa, Enrico Marroni, Vinicio Sofia, Annibale Betrone, Giovanni Ferrari e Antonietta Mecale: nomi non particolarmente rilevanti. 3/10.
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